Detrazione fiscale per l’isolamento termico

Detrazione fiscale per l’isolamento termico

Detrazioni fiscali per l’isolamento termico

Le detrazioni fiscali per l’isolamento termico, agevolazioni note come ecobonus sull’isolamento a cappotto, sono una delle opportunità più interessanti in materia di risparmio energetico. Anche per il 2018, quindi, è possibile usufruire di questo bonus per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione.

Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018, esistono degli incentivi sul risparmio energetico, per migliorare la prestazione globale degli edifici.

L’isolamento termico della casa permette di ottenere uno sgravio fiscale del 65%. Per accedere al massimo del bonus è necessario migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio di almeno il 20%.

Se per le residenze individuali è vantaggioso, per i condomini e per le case popolari l’ecobonus sull’isolamento termico è un’opportunità da non farsi scappare.

Interventi per ottenere le detrazioni fiscali

Si parla di interventi strutturali come l’isolamento con insufflaggio di fibra di cellulosa. Sono operazioni che permettono di ottenere un risparmio doppio. Infatti permettono sì di ottenere le agevolazioni fiscali, ma anche di spendere meno con un taglio netto alla bolletta.

Per questi interventi di riqualificazione energetica la detrazione è prevista fino al 31 dicembre 2018, ma non è escluso che ci sia un proroga.

Come si ottengono le detrazioni fiscali

Contrariamente a quanto si possa pensare, non si tratta di uno sconto in fase d’acquisto.

L’ecobonus, infatti, si applica come detrazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IPERF) o dall’Imposta sul reddito delle società (IRES). La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di uguale importo. È importante che il pagamento dei lavori sia tracciabile, ma soprattutto deve esistere un certificato che attesti il miglioramento delle prestazioni energetiche.

Perché lo Stato concede questa opportunità?

Lo stato deve rientrare nei parametri di emissione di CO2 entro il 2020, previsto dal protocollo di Kyoto. Infatti, tutta la comunità europea sta spingendo perché tutte le nuove abitazioni e quelle in fase di ristrutturazione entro il 2021 siano ad energia zero. Si cerca di rendere meno inquinato l’ambiente,cercando di lasciare alle future generazioni un mondo più pulito.

Inoltre, alcuni comuni italiani cercano di agevolare i propri abitanti, incentivando interventi di coibentazione, mettendo a disposizione ulteriori incentivi.

La miglior soluzione è quella di contattare direttamente il proprio comune di residenza, e chiedere informazioni sul come procedere prima di eseguire l’intervento.